
Regina della Pace di Medjugorie

Medjugorje si presenta come una vasta valle o pianura sassosa, delimitata da alcune alture di modesta quota. Il fatto che la Madonna anziché scegliere qualcuno degli ampi spazi pianeggianti disponibili dentro e fuori i nuclei abitativi del paese sia apparsa su una collina disabitata, priva di strade o sentieri di accesso e assai accidentata per non dire impercorribile, è già un fatto molto sorprendente. Al momento della prima apparizione i sei ragazzi non si trovavano sulla collina ma, passando sulla strada che la costeggia, hanno visto sulla cime della collina stessa, a notevole distanza, la figura della Madonna che li invitava ad avvicinarsi; solo il giorno dopo, di fronte alla stessa visione e allo stesso gesto di invito, sono saliti. Dunque la convocazione sul monte, con il correlativo invito a compiere un cammino ascendente e impegnativo, è un aspetto, o meglio un “messaggio”, chiaramente voluto e significativo dell’evento Medjugorje. Ciò è confermato da altri due fatti: anzitutto dalla richiesta della Vergine che la collina rimanga così
com’è e sia un luogo di cammino orante e penitenziale per tutti; quindi dall’invito della Vergine stessa ad utilizzare per il medesimo scopo anche il monte Krizevac, ancora più aspro e impegnativo, con la grande croce provvidenzialmente collocata sulla sua cima alla fine dell’Anno Santo del 1933-34.
Il “messaggio di Medjugorje" è dunque molto chiaro: occorre rispondere ad una chiamata, mettersi in cammino, accettare la fatica, uscire da una situazione sbagliata e iniqua nella quale siamo sprofondati per via del peccato, salire verso una mèta alta, impegnativa ma allo stesso tempo luminosa, dove ritrovare la verità di noi stessi. In una parola: occorre accettare un cammino di conversione e di liberazione, non fine a se stesso, ma mosso dalla presenza di Maria e finalizzato a salire verso di Essa e a vivere con Essa.

La storia
Nel villaggio di Bijakovići, parrocchia di Medjugorje, il pomeriggio del 24 giugno 1981, quattro degli attuali sei veggenti si trovano a vivere un’esperienza che è poco definire straordinaria. Sono: Ivanka Ivanković, 15 anni, sua cugina Vicka Ivanković, Mirjana Dragicević e Ivan Dragicević, tutti e tre sedicenni. Oltre a questi quattro ragazzi, quel giorno vedono la Madonna anche Ivan Ivanković, 20 anni, e Milka Pavlović, 12 anni.
Passeggiando fuori il villaggio lungo la strada sterrata che costeggia il colle Podbrdo, Ivanka e Mirjana vedono improvvisamente la Madonna a una distanza di non più di duecento metri da loro. La prima a scorgerla è Ivanka, che distingue una meravigliosa figura luminosa, splendente, di donna giovane e bellissima, con un bambino in braccio che copre e scopre con un velo: “Guarda lassù: io penso che la Madonna è sulla collina!”. Mirjana, indispettita da quello che le sembrava uno scherzo di cattivo gusto, non si volta neanche a guardare e prosegue verso casa. Ma poi torna subito indietro insieme alla piccola Milka,
che si trova per caso lì a pascolare le sue pecore, e subito dopo sopraggiunge anche Vicka che dapprima scappa via impaurita, poi ritorna accompagnata da Ivan Ivanković e Ivan Dragicević. Quest’ultimo, per lo spavento getta via il sacchetto di mele che portava con sé e fugge via. In questo primo incontro la Madonna non parla, fa solo segno con la mano ai ragazzi affinché si avvicinino, ma, sebbene pensino che si tratti della Madonna, nessuno di loro si muove verso di lei. Anzi rimangono così sconvolti che, sorpresi e impauriti, si affrettano a ritornare nel villaggio.
Sono circa le 6 del pomeriggio. Quando i ragazzi tornano a casa e raccontano l’accaduto, lo stupore degli adulti è enorme. Le famiglie, spaventate, ordinano loro di stare zitti. La clamorosa notizia dell’apparizione si diffonde in paese e la sera del giorno successivo, giovedì 25 giugno, un gruppo di curiosi si raccoglie, sempre verso le ore 18.00, sotto il Podbrdo insieme ai ragazzi della sera prima, tranne Ivan Ivanković e Milka, il primo perché decide di non andarci, la seconda perché non glielo permette sua madre: entrambi, pur partecipando tra i fedeli a successive apparizioni, non vedranno più la Madonna.
Verso le ore 6 del pomeriggio, subito dopo un triplice lampo di luce, la Vergine appare di nuovo, su una nuvola, ma molto più in alto e senza il bambino in braccio. Oltre ai quattro veggenti del giorno precedente, che sono tornati, la vedono anche i cugini Marija Pavlović, 16 anni, sorella maggiore di Milka, e Jakov Čolo, 10 anni, l’unico bambino fra tanti adolescenti. Si forma così il gruppo dei sei veggenti che d’ora in poi diverrà stabile.
La Madonna è indescrivibilmente bella, radiosa e sorridente. Con le mani fa loro segno di avvicinarsi. Immediatamente i ragazzi cominciano a correre diritti verso di lei, quasi sorvolando spine, rovi, pietre aguzze, e scivolose per il muschio, come sospinti da una forza misteriosa. Giunti davanti alla Madonna cadono subito in ginocchio ed iniziano a pregare sette Padre Nostro, Ave Maria e Gloria al Padre, preghiera tradizionale dei cattolici locali.
La Madonna prega insieme a loro ogni preghiera, ad eccezione delle ‘Ave Maria’. Intona con loro anche il canto ‘Vieni, vieni, Signore’. Poi inizia a parlare con i ragazzi, soggiogati da quella meravigliosa visione, e tutti possono ascoltare le parole dei veggenti. Infatti nei primi giorni delle apparizioni la voce dei ragazzi durante i colloqui con la Vergine era udibile normalmente da tutti. Poi Mirjana chiede: “Lasciaci un segno, altrimenti la gente penserà che siamo matti”. La Madonna non risponde e si limita a sorridere. “Tornerai?” le chiedono. Ella fa cenno di sì con la testa e poi si congeda dai ragazzi con le parole: “Arrivederci, angeli miei!”.
Il 26 Giugno quando sono ancora in cammino verso il colle, una luce balena improvvisa per tre volte. È il segno che indica il luogo in cui la Madonna si trova. I ragazzi corrono sul colle ma quando vi arrivano la Vergine sembra improvvisamente scomparsa. Allora iniziano a pregare ed ella riappare nuovamente, meravigliosa, serena, felice e sorridente. Vicka inizia ad aspergere la Madonna con dell’acqua benedetta, così come consigliato da sua nonna, dicendo: “Se sei la Madonna rimani con noi, se no vattene via!”. La Vergine sorride felice. Sembra anche un po’ divertita di questo rito e non fa parola.
I veggenti pregano e cantano con la Madonna. Poi Ivanka le chiede: “Perché sei venuta qui e cosa vuoi da noi?”. La risposta è: “Ho scelto questo luogo perché qui ci sono ancora dei buoni credenti. Io vengo a chiedere al mondo intero la conversione e la riconciliazione”. Le dicono: “La gente vorrebbe un segno della tua presenza”. E lei: “Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”. Infine Mirjana le chiede il suo nome e lei risponde: “Io sono la Beata Vergine Maria”. Finita l’apparizione, mentre i ragazzi scendono dal colle Podbrdo, la Vergine appare di nuovo, ma solo a Marija in un punto a metà della collina. È molto triste e dietro di lei si intravede una grande croce scura. Con le lacrime agli occhi dice: “Pace, pace, pace! Soltanto pace! Il mondo può essere salvato soltanto tramite la pace, ma avrà la pace soltanto se troverà Dio. Dio c’è, ditelo a tutti. Riconciliatevi con Dio e tra di voi; fatevi fratelli. La pace deve regnare tra gli uomini e Dio, e anche tra gli uomini”.

Nella mattinata di sabato 27 giugno c’è la prima convocazione dei giovani veggenti presso gli uffici della polizia a Čitluk, sede del comune, per fornire spiegazioni all’autorità di pubblica sicurezza. Da due automobili della polizia essi vengono prelevati dalle loro case e sottoposti a un lungo interrogatorio; poi vengono condotti in un piccolo centro ospedaliero di Čitluk per i primi esami medico-psichiatrici. Il medico che li esamina dichiara che sono tutti perfettamente sani di mente.
Alle 18 sono di nuovo liberi; ritornano in gran fretta a casa per arrivare sulla collina in tempo per la quarta apparizione. Ci sono tutti, eccetto Ivan che si è trattenuto a Čitluk. I ragazzi vedono vicino alla Madonna una grande croce di colore grigio scuro, la stessa che Marija ha visto durante l’apparizione che ha avuto da sola il giorno prima. Su richiesta di due padri francescani presenti, Vicka interroga la Madonna: “Che cosa ti aspetti dai nostri sacerdoti?”. Ed ella: “Che siano saldi nella fede e proteggano la fede del popolo!”. Ancora Vicka: “Perché non appari a tutti, in chiesa?”. E lei: “Beati quelli che credono senza aver visto!”.
Il dialogo continua. È Vicka che domanda: “Preferisci i canti o le preghiere?”. “Entrambi – risponde la Vergine – pregate e cantate”. Mirjana e Jakov le chiedono di lasciare un segno poiché si era cominciato ad insinuare che i ragazzi fossero matti.
La Vergine risponde loro: “Angeli miei, non abbiate timore di nulla!”. Prima di congedarsi, alla domanda se sarebbe venuta di nuovo, la Vergine con un cenno del capo risponde affermativamente. Poi scompare.
Poco dopo, mentre i veggenti scendono dal Podbrdo cantando, la Vergine appare loro di nuovo. Vicka chiede: “O Vergine, che cosa vuoi da questo popolo?”. Di nuovo, lei risponde: “Che coloro che non vedono credano come quelli che vedono”. E infine si congeda dai ragazzi con le parole: “Arrivederci, angeli miei! Andate in pace!”.
Mirjana, Ivanka, Vicka e Jakov confermano che, scendendo dalla collina dopo l’apparizione, vedono di nuovo la Madonna con la croce scura alle sue spalle.Ricorda Marija: “Da quel giorno cominciò per noi veggenti un lungo periodo di pesanti difficoltà. Le autorità civili pensavano che fossimo vittime dei frati francescani, responsabili della parrocchia di Medjugorje. Credevano che i frati avessero inventato lo stratagemma delle apparizioni per fare propaganda religiosa tra la gente, ed erano decisi a impedirlo con ogni mezzo. Nei giorni che seguirono, l’intervento della polizia fu sempre più deciso e massiccio."
Ad agosto del 1991 la Madonna dice: “Sono venuta a portare a compimento ciò che avevo iniziato a Fatima”. I messaggi diventano più lunghi e si fa riferimento più spesso a Satana e alla sua opera di distruzione, ma Maria ripete che con la Preghiera e con il Digiuno si può fermare la guerra e il 25 febbraio 1994 inaspettatamente ringrazia perché “voi tutti mi avete aiutato a far sì che questa guerra finisca il più presto possibile”. La guerra terminerà poco dopo». “Decidetevi alla conversione”, all’invito alla preghiera si aggiunge sempre una particolare annotazione: “pregate per capire ciò che dovete fare, perché i vostri cuori diventino di carne”. I veggenti arrivano a chiedere cosa dovrebbero fare della loro vita: “pregate e nella preghiera troverete tutte le risposte che cercate”.
Nei messaggi fino ad oggi, «si afferma una verità fondamentale del Cattolicesimo, la Mediazione Mariana per incontrare Cristo. Il programma che la Madonna porta avanti è il Vangelo, non interpretato secondo le nostre opinioni. Il Vangelo “sine glossa”, come direbbe San Francesco».

I cinque sassi
Ti regalo l'arma contro il tuo Golia. Ecco i tuoi cinque sassi: il Rosario, l'Eucarestia, la Bibbia, il Digiuno, la Confessione mensile.
Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si e' presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato ancora più' aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta! Messaggio del 14 aprile 1982.
In una serie di apparizioni, che ancora oggi continuano il giorno 25 di ogni mese, per sottolineare la serietà della situazione e l’urgenza delle sue richieste, la Vergine SS., nel corso del tempo, ha affidato ad alcuni dei veggenti 10 segreti che descrivono gli eventi che si verificheranno se l’umanità non riesce a ravvedersi. Dei sei veggenti soltanto tre (Mirjana, Ivanka e Jakov) hanno ricevuto tutti e dieci i segreti. Gli altri, fino a questo momento, ne hanno ricevuto solo nove. Mirjana avrebbe affermato che, prima che ci sia un "Segno
visibile", verranno dati all'umanità tre "Avvertimenti". Gli avvertimenti saranno avvenimenti sulla Terra, e Mirjana ne sarà testimone. La testimonianza di Mirjana sarà una conferma delle apparizioni e sarà un incentivo per la conversione del mondo. Dopo questi avvertimenti, il segno visibile verrà dato per tutta l'umanità nel luogo delle apparizioni a Medjugorje. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e come richiamo alla fede.
La Chiesa non si è ancora espressa sulla soprannaturalità del fenomeno di Medjugorje. La dichiarazione di Zara del 1991 ha stabilito che «sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali». Il 23 gennaio scorso si sono chiusi i lavori dell’apposita commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, che ha consegnato a Papa Francesco la sua relazione. Sul testo vige il segreto pontificio.