top of page

13 APRILE 2016

Maria è donna « eucaristica » con l'intera sua vita. La Chiesa, guardando a Maria come a suo modello, è chiamata ad imitarla anche nel suo rapporto con questo Mistero santissimo.  

 

 Mysterium fidei! Se l'Eucaristia è mistero di fede, che supera tanto il nostro intelletto da obbligarci al più puro abbandono alla parola di Dio, nessuno come Maria può esserci di sostegno e di guida in simile atteggiamento. Il nostro ripetere il gesto di Cristo nell'Ultima Cena in adempimento del suo mandato: « Fate questo in memoria di me! » diventa al tempo stesso accoglimento dell'invito di Maria ad obbedirgli senza esitazione: « Fate quello che vi dirà » (Gv 2,5). Con la premura materna testimoniata alle nozze di Cana, Maria sembra dirci: « Non abbiate tentennamenti, fidatevi della parola di mio Figlio. Egli, che fu capace di cambiare l'acqua in vino, è ugualmente capace di fare del pane e del vino il suo corpo e il suo sangue, consegnando in questo mistero ai credenti la memoria viva della sua Pasqua, per farsi in tal modo “pane di vita” ». 

 

 In certo senso, Maria ha esercitato la sua fede eucaristica prima ancora che l'Eucaristia fosse istituita, per il fatto stesso di aver offerto il suo grembo verginale per l'incarnazione del Verbo di Dio. L'Eucaristia, mentre rinvia alla passione e alla risurrezione, si pone al tempo stesso in continuità con l'Incarnazione. Maria concepì nell'Annunciazione il Figlio divino nella verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che in qualche misura si realizza sacramentalmente in ogni credente che riceve, nel segno del pane e del vino, il corpo e il sangue del Signore. 

 

C'è pertanto un'analogia profonda tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell'Angelo, e l'amen che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo del Signore. A Maria fu chiesto di credere che colui che Ella concepiva « per opera dello Spirito Santo » era il « Figlio di Dio » (cfr Lc1,30–35). In continuità con la fede della Vergine, nel Mistero eucaristico ci viene chiesto di credere che quello stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente con l'intero suo essere umano- divino nei segni del pane e del vino. 

Maria fece sua, con tutta la vita accanto a Cristo, e non soltanto sul Calvario, la dimensione sacrificale dell'Eucaristia. Quando portò il bimbo Gesù al tempio di Gerusalemme « per offrirlo al Signore » (Lc2,22), si sentì annunciare dal vecchio Simeone che quel Bambino sarebbe stato « segno di contraddizione » e che una « spada » avrebbe trapassato anche l'anima di lei (cfr Lc 2,34-35). Era preannunciato così il dramma del Figlio crocifisso e in qualche modo veniva prefigurato lo « stabat Mater » della Vergine ai piedi della Croce. Preparandosi giorno per giorno al Calvario, Maria vive una sorta di « Eucaristia anticipata », si direbbe una « comunione spirituale » di desiderio e di offerta, che avrà il suo compimento nell'unione col Figlio nella passione, e si esprimerà poi, nel periodo post-pasquale, nella sua partecipazione alla Celebrazione eucaristica, presieduta dagli Apostoli, quale « memoriale » della passione. 

                                                                                         Da" Ecclèsia de Eucharistia"( Cap.6)

 14 APRILE 2016

Il tuo amore non si arresti; percorri tutti i tabernacoli, ciascun’Ostia Sacramentale, ed in ogni Ostia sentirai gemere lo Spirito Santo con dolore inenarrabile.

 

 

 Il Sacramento dell’Eucaristia non è la sola vita loro che ricevono le anime, ma è la mia stessa Vita che si dà a loro, sicché il frutto di questo Sacramento è formare la mia Vita in loro, e ogni Comunione serve a far crescere la mia Vita, a svilupparla in modo da poter dire: ‘Io sono un altro Cristo’.

 

 

Ma, ahimè, che pochi profittano! Anzi, quante volte scendo nei cuori e Mi fanno trovare le armi per ferirmi, e Mi ripetono la tragedia della mia Passione, e come si consumano le specie sacramentali, invece di pressarmi a restare con loro sono costretto ad uscire bagnato di lacrime, piangendo la mia sorte sacramentale, e non trovo chi quieti il mio pianto ed i miei gemiti dolenti.

 

 

Se tu potessi rompere quei veli dell’Ostia che Mi coprono, Mi troveresti bagnato di pianto conoscendo la sorte che Mi aspetta nello scendere nei cuori. Perciò il tuo ricambio d’amore per ogni Ostia sia continuo, per quietarmi il pianto, e rendere meno dolorosi i gemiti dello Spirito Santo.

 

                                                                                      

 

                                                                                        Divina Volontà Vol. 18, 5 Novembre 1925

 15 APRILE 2016

L'AMORE EUCARISTICO

Coltiva maggiormente l'Amore Eucaristico così trascurato a causa della continua modernizzazione della Chiesa. Ripaga l'Amore di Gesù Eucaristia, riamando con lo stesso Suo Amore Eucaristico. Per questo prega cosi: 

 

O GESÙ, VORREI RIPAGARE PER QUANTO MI E 'POSSIBILE IL TUO AMORE EUCARISTICO. DESIDERO, PER QUESTO, ESSERE PRESENTE SPIRITUALMENTE ALLA SANTA MESSA OGNI GIOR­NO E, SE I MIEI DOVERI LO PERMETTONO, DI RICEVERTI NEL MIO CUORE QUOTIDIANAMENTE O FARTI UNA VISITA.

 

SOVENTE DESIDERO RESTARE UNITO A TE CON IL PENSIERO, SALUTARTI IN TUTTI I TABERNACOLI DEL MONDO, PARTICO­LARMENTE IN QUELLI IN CUI SEI PIÙ DIMENTICATO! DESIDE­RO VISITARE IN SPIRITO TUTTE QUELLE CHIESE IN CUI, MEDIANTE IL TUO AMORE EUCARISTICO, MI DONASTI DELLE GRAZIE.

 

ANCHE LADDOVE IL TUO ALTARE OD IL TUO SAN­TISSIMO SACRAMENTO FURONO PROFANATI. ANCHE LAD­DOVE TI COMPIACEVI DI RIMANERE, MA FOSTI SPESSO ALLONTANATO DA UN SACERDOTE CHE NON LO PERMET­TEVA. DESIDERO VISITARTI ANCHE NELLE PIÙ UMILI E POVE­RE CAPPELLE O CAPANNE DI MISSIONI DOVE NON VI E' NEP­PURE IL TREMOLIO DI UNA LUCINA ACCESA. DESIDERO, INFI­NE, CHIEDERE AGLI ANGELI CHE UNISCANO ALLA LORO DEVOZIONE TUTTE LE PIÙ PICCOLE BRICIOLE CHE CADONO DALL'ALTARE O CHE VANNO A FINIRE NEL CORPORALE O NEL TABERNACOLO. AMEN. 

 

Metti in pratica questa o altre preghiere simili. Con questi atti con­creti, infatti, riceverai molte grazie. 

 

 

                               Insegnamento dettato dalle anime del Purgatorio a Maria Simma

 

16 APRILE 2016

 

...O Gesù mio amabilissimo, dolcissimo, dilettissimo, vita, speranza, tesoro, unico amore dell’anima mia, oh quanto mai vi è costato il rimanervi con noi in questo Sacramento!

 

Voi avete dovuto morire per potervi poi restare sacramentato sui nostri altari. E quante ingiurie poi avete avuto a soffrire in questo Sacramento per assisterci colla vostra presenza! Tutto ha vinto il vostro amore e desiderio che avete d’essere amato da noi.

 

Venite adunque, Signore, venite e mettetevi dentro del mio cuore; serratene la porta per sempre acciò non v’entri più creatura alcuna a prendersi parte di quell’amore che deesi ed io voglio dare tutto a voi; voi solo, Redentore mio caro, dominatemi, voi solo possedetemi tutto; e se qualche volta non vi ubbidisco perfettamente, castigatemi con rigore, accioch’io stia in avvenire avvertito a compiacervi come voi volete.

 

Fate ch’io non desideri più né cerchi altro gusto che di dar gusto a voi, di visitarvi spesso negli altari, di trattenermi con voi, di ricevervi nella santa comunione. Cerchi pure chi vuole altri beni, io non amo, non desidero altro che il tesoro del vostro amore. Questo solo voglio cercare ai piedi dell’altare.

 

Fate ch’io mi scordi di me, acciocché mi ricordi solo della vostra bontà. Serafini beati, io non v’invidio per la gloria, ma per l’amore che portate al vostro e mio Dio: insegnatemi voi che ho da fare per amarlo e dargli gusto.

                                                             

                                                                                 

                                                                                         s. Alfonso Maria Liguori

 

 17 APRILE 2016

PREGHIERA PRIMA DELLA

S. COMUNIONE

Dolcissimo mio Signore, vesti con la tua bellezza la mia anima, affinchè Tu giunga ad innamorarti di me.

 

 

Stendi in me la tua immensità, la tua profondità, la tua altezza, affinchè trovando il tuo stesso Essere in me, possiamo insieme operare divinamente e, diffondendoci in tutti, riunire tutti i cuori in Te.

 

 

O Gesù, son debole, perciò, prima che scendi in me vestimi della tua Potenza affinchè, con la tua Potenza, possiamo essere insieme potenti sul cuore di tutti, per rapirli tutti a Te.

 

                          

 

                                                   La serva di Dio, Luisa Piccarreta

18 APRILE 2016

RINGRAZIAMENTO DOPO LA

S. COMUNIONE INSIEME A GESU'

 

Mio dolce Gesù, Ti ho ricevuto nella tua Divina Volontà, unito con la tua Santissima Umanità  e Divinità e, Tu dammi il tuo bacio e stendi le tue divine braccia per stringermi a Te.

 

Giacchè hai trovato tutto Te in me, Tu dimmi che mi vuoi bene. Il mio amore, o Gesù, e il tuo, formino ondate continue che Ti confortino, e Tu corona sempre l’anima mia di nuovo amore per Te. Gesù, godi pure dentro al mio cuore il tuo paradiso.

 

Prendi la mia umanità, affinchè, non potendo Tu più soffrire, perché glorioso, io soffra in vece tua. In quest’Ostia d’amore la Passione è perenne: sento e vedo le burla, le bestemmie, i ripetuti colpi di flagelli, i fasci di spine e i chiodi, la lancia; e Tu, spasimando d’amore, guardi chi vorrebbe sostituire la tua Umanità!

 

Mio Gesù, son io, eccomi pronto!

                                                                                                        

                                                                                                                La serva di Dio, Luisa Piccarreta

Piccola Nazareth 

  • w-facebook
  • Twitter Clean
  • w-googleplus
bottom of page