

13 MAGGIO 2016
MESSAGGIO DELLA MADONNA PER I SACERDOTI
Figli prediletti, quanto più la vostra vita si svolge tutta ai piedi del Tabernacolo, in intima unione con Gesù nella Eucarestia, tanto più crescete nella santità.
Gesù Eucaristico diventa il modello e la forma della vostra santità. Egli vi porta alla purezza del cuore, alla umiltà scelta e desiderata, alla fiducia vissuta, all'abbandono amoroso e filiale.
Gesù Eucaristico diviene la forma nuova della vostra sacerdotale santità che raggiungete per mezzo di una immolazione quotidiana e nascosta, di una continua presenza di amore verso i fratelli, di una capacità di accogliere in voi le sofferenze e le croci di tutti, di una possibilità di trasformare il male in bene e di operare profondamente perché le anime, che vi sono state affidate, siano da voi condotte alla salvezza.
Per questo vi dico: sono giunti i tempi in cui vi voglio tutti davanti al Tabernacolo, soprattutto voglio voi Sacerdoti, che siete i figli prediletti di una Madre, che è sempre in atto di perenne adorazione e di incessante riparazione.
Attraverso di voi, voglio che il culto eucaristico torni a rifiorire in tutta la Chiesa in maniera sempre piu forte.
Deve ora cessare questa profonda crisi di pietà verso la Eucarestia, che ha contaminato tutta la Chiesa e che è stata alla radice di tanta infedeltà e della diffusione di una così vasta apostasia.
Con tutti i miei prediletti e i figli a Me consacrati, vi depongo davanti ad ogni Tabernacolo della terra, per donarvi in omaggio a Gesù; come i gioielli più preziosi e i fiori più belli e profumati.
Ormai la Mamma Celeste vuole portare a Gesù, presente nella Eucarestia, un numero sempre più grande dei suoi figli, perché questi sono i tempi in cui Gesù Eucaristico deve essere da tutti adorato, amato, ringraziato e glorificato.
Figli miei amatissimi, Gesù è in ogni Tabernacolo, si trova in continuo stato di Vittima per voi, attende ognuno di voi, vuole donare Grazie a tutti. Andatelo a trovare.
Gesù è nell'Eucaristia.
Figli miei prediletti, continuate con fiducia a camminare sulla strada su cui vi conduce la Mamma Celeste.
Assecondate la mia azione che tende a trasformarvi interiormente, secondo il Cuore Eucaristico di Gesù.
Il trionfo del mio Cuore Immacolato non può avvenire se non nel trionfo di mio Figlio Gesù, che tornerà a regnare nei cuori, nelle anime, nella vita dei singoli e delle nazioni: in tutta l'umanità.

14 MAGGIO 2016
PROMESSE DI NOSTRO
SIGNORE GESU' CRISTO
A COLORO CHE LO ADORANO
NEL SANTISSIMO SACRAMENTO
l) Coloro che faranno un' ora di adorazione al Santissimo Sacramento nella notte tra il giovedì e il venerdì (anche nella propria abitazione) moriranno dopo aver ricevuto la S. Comunione.
2) Coloro che faranno una visita di mezz'ora in chiesa, il giovedì e si tratterranno vicino al Tabernacolo otterranno un alto grado di comprensione della Fede, del mistero della Mia onnipotenza, di amore del SS. Sacramento e inoltre un amore disinteressato per i propri simili sofferenti e il dono di comprenderli.
3) Coloro che ascoltano giornalmente con devozione il S. Sacrificio della Messa otterranno molte grazie, aiuto in tutte le loro intenzioni e saranno accanto a Me in eterno.
4) Coloro i quali prima di riceverMi nella S. Comunione, faranno sempre un sacrificio in onore del SS. Sacramento raggiungeranno un tale desiderio di Me nella S. Comunione che non potranno vivere senza di Me; ogni comunione avrà un valore doppio!
5) Quelli che dopo aver ricevuto la S. Comunione dedicheranno trenta minuti all'adorazione e al ringraziamento, Io li condurrò sempre più profondamente nel Mistero del Mio Amore, e così essi avranno una chiara consapevolezza e una sicura conoscenza delle loro mancanze e delle loro debolezze.
6) Quelli che sempre chiederanno, con umlltà alla Consacrazione durante la S. Messa (Questo è il Mio Corpo...) grazia e luce, le otterranno nel grado necessario alla loro santificazione.
7) Quelli che offrono se stessi con Me, in unione alle Mie Piaghe e al Mio preziosissimo Sangue, al Padre Celeste in riparazione dei peccati del mondo, li guiderò e li conforterò alla loro fine con la Mia Grazia in modo che essi non abbiano bisogno del conforto degli uomini.
8) Quelli che faranno un'ora di adorazione davanti al SS. Sacramento esposto e offriranno il Mio preziosissimo Sangue in sincera umiltà per i loro peccati e per i peccati del mondo intero, possono essere sicuri che la loro ora di adorazione Mi da gioia, dimentico tutti i loro peccati e che concederò loro molte grazie specialmente il dono della saggezza.
9) Coloro i quali con amore assisteranno a una S. Messa di Benedizione durante la quale siano recitate le litanie al SS. Sacramento o il rosario delle S. Piaghe, raggiungeranno un grado speciale e io accompagnerò tutte le loro iniziative con una protezione speciale, benedizioni grazie e ricchi frutti.
10) Coloro i quali si adopereranno per porre altri al Mio Tabernacolo per una visita o un'ora di adorazione otterranno la grazia di essere luce e guida per quelli che sono tutti lontani da Me per condurli al Cielo ed essere quindi Mio strumento per la salvezza dell'umanità.
Rivelazioni fatte ad una umile donna in Austria nel 1960.

15 MAGGIO 2016
PURIFICA LA DIMORA DEL TUO CUORE
Dice Gesù: "lo sono colui che ama la purezza; Colui che dona ogni santità. lo cerco un cuore puro: là è il luogo del mio riposo. "Prepara per me un'ampia sala dove cenare (Lc 22,12) e farò la Pasqua presso di te con i miei discepoli" (Mc 14,15). Se vuoi che venga a te e rimanga presso di te, togli "il vecchio fermento del peccato" (1 Cor 5,7), purifica la dimora del tuo cuore.
Caccia fuori tutto il mondo e tutto il disordine delle passioni; sta' "come il passero solitario sul tetto" (Sal 101,8) e ripensa, con amarezza di cuore, alla tua ingratitudine. Chi veramente ama, prepara a colui da cui è amato, il luogo migliore e più bello: di qui si conosce l'amore di chi riceve il suo Dio.
Sappi tuttavia che, per questa preparazione, - anche se durasse un intero anno e tu non avessi altro in mente - non potresti mai fare abbastanza con le tue sole forze. Solo per mia benevolenza e grazia ti viene concesso di accostarti alla mia mensa: come se un povero fosse chiamato al banchetto di un ricco e non avesse altro modo di ripagare che farsi piccolo e dire grazie.
Fa' dunque tutto quello che sta in te; fallo con ogni attenzione, non per abitudine, non per forza. Accogli il Corpo del tuo Dio che si degna di venire a te, con santo rispetto, con venerazione e con amore. Sono lo che ti ho chiamato; sono lo che ti ho comandato di venire a me; e sarò lo a supplire alla tua povertà. Vieni e accoglimi.
Vieni per ricevere da me la santità, nell'unione con me; per ricevere nuova grazia, nel rinnovato, ardente desiderio di purificazione.
"Non disprezzare questa grazia" (1 Tm 4,14); prepara invece il tuo cuore con ogni cura e fa' entrare in te il tuo Dio. Ricorda che è necessario non solo che tu ti disponga a sincera devozione prima della Comunione, ma anche che tu ti conservi in essa, con ogni diligenza, dopo avermi ricevuto. La tua vigilanza dopo la santa Comunione non deve essere inferiore a quella della preparazione; essa infatti ti dispone a ricevere sempre nuova grazia.
Chi, dopo la Santa Comunione, si abbandona alle cose esteriori, difficilmente si troverà ben disposto a ricevermi con devozione.
Evita il molto parlare; preferisci startene col tuo Dio. Tu lo possiedi! Il mondo intero non potrà togliertelo. Donati a me interamente, e vivi più in Me che in te, per sentirti libero da ogni affanno.
Da " L'imitazione di Cristo".

16 MAGGIO 2016
IN CRISTO OGNI ESEMPIO DI VIRTU'
La Passione di Cristo è sufficiente per orientare tutta la nostra vita.
Chiunque vuol vivere la perfezione non faccia altro che di-sprezzare quello che Cristo disprezzò sulla croce, e desiderare quello che Egli desiderò. Nessun esempio di virtù infatti è assente dalla Croce.
Se cerchi un esempio di carità, ricorda: "Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13). Questo ha fatto Cristo sulla Croce. E quindi, se Egli ha dato la sua vita per noi, non ci deve essere pesante sostenere qualsiasi male per Lui.
Se cerchi un esempio di pazienza, ne trovi uno quanto mai eccellente sulla Croce. La pazienza infatti si giudica grande in due circostanze: o quando uno sopporta grandi avversità, o quando si sostengono avversità che si potrebbero evitare, ma non si evitano.
Ora Cristo ci ha dato sulla Croce l'esempio dell'una e dell'altra cosa. Infatti "quando soffriva non minacciava"(1 Pt 2,23) e come un agnello fu condotto alla sua morte e non aprì la sua bocca (cfr. At 8,32). Grande dunque è la pazienza di Cristo sulla Croce: "Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla Croce, disprezzando l'ignominia" (Eb 12,2).
Se cerchi un esempio di umiltà, guarda il Crocifisso: Dio, infatti, volle essere giudicato sotto Ponzio Pilato e morire.
Se cerchi un esempio di obbedienza, segui colui che si fece obbediente al Padre fino alla morte: "Come per la disobbedienza di uno solo (cioé Adamo), tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti" (Rm 5,19).
Se cerchi un esempio di disprezzo delle cose terrene, segui Colui che è il re ed il Signore dei signori, "nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza" (Col 2,3). Egli è nudo sulla Croce, schernito, percosso, coronato di spine, abbeverato con aceto e fiele.
Non legare dunque il tuo cuore alle vesti e alle ricchezze, perché "si son divise tra loro le mie vesti" (Gv 19,24); non gli onori, perché ho provato gli oltraggi e le battiture (cfr. Is 53,4); non alle dignità, perché intrecciata una corona di spine, la misero sul mio capo (cfr. Mc 15,17) non ai piaceri, perché "quando avevo sete, mi han dato da bere aceto" (Sal 68,22).
Dalle "Conferenze" di S. Tommaso d'Aquino.

17 MAGGIO 2016
CIASCUNO ESAMINI SE STESSO
Io ho ricevuto dal Signore ciò che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese il pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo che è per voi, fate questo in memoria di me".
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete, in memoria di me".
Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore.
Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria con-danna (1 Corinti, 11,23-32).
Per fare una buona comunione sono necessarie tre cose: 1. essere in grazia di Dio; 2. sapere e pensare chi si va a ricevere; 3. osservare il digiuno eucaristico.
Essere in grazia di Dio significa avere la coscienza monda da ogni peccato mortale.
Chi si comunica sapendo di essere in peccato mortale, riceve Gesù Cristo, ma non la sua grazia; anzi, commette un orribile sacrilegio.
(Catechismo di S. Pio X).

18 MAGGIO 2016
DETTATI DI GESU'
A MARIA VALTORTA SULL'EUCARISTIA
VITA EUCARISTICA è VITA DI COMUNIONE, COME QUELLA DELLA VERGINE MARIA: «Per ottenere veri frutti dall'Eucaristia, non bisogna considerare questa come un episodio che si ripete ad epoche più o meno distanziate nel tempo, ma farne il pensiero base della vita. Vivere pensando a Me-Eucaristia che mi appresto a venire o che sono venuto in voi, facendo dell'incontro un continuo presente che dura quanto dura la vostra vita.
Anche qui ti propongo a modello Maria. La sua unione con Me deve essere il modello della tua unione con Me. La vita di Maria, mia Madre, fu tutta eucaristica. [...) Non ci siamo mai separati tra noi due. Ella aspirava a Me con tutta la forza del suo cuore verginale e immacolato attendendo il promesso Messia. Comunione purissima di desiderio che attirava Me dal profondo del Cielo. Più viva comunione dal momento della beata annunciazione sino all'ora della morte sulla Croce. I nostri spiriti erano sempre uniti dall'amore. Comunione d'amore intensissimo e di immenso dolore durante il mio martirio e nei giorni della mia sepoltura. Comunione eucaristica dopo la gloriosa Risurrezione e l'Ascensione sino all'Assunzione che fu eterna unione della Madre purissima col Figlio divino.
Maria è stata l'anima eucaristica perfetta. Sapeva trattenere il suo Dio con un amore ardente, una purezza superangelica, un'adorazione continua. Come separarsi da quel cuore che viveva di Me? Io rimanevo anche dopo la consumazione delle specie. Le parole dette a mia Madre nei miei trentatré anni che le fui figlio sulla terra, non sono niente di fronte ai colloqui che Io-Eucaristia ebbi con Lei-Ciborio. Ma quelle parole sono troppo divine e troppo pure perché mente d'uomo le possa conoscere e labbra d'uomo ripetere.
Nel Tempio di Gerusalemme solo il Sacerdote entrava nel Santo dei Santi dove era l'Arca del Signore. Ma nel tempio della Gerusalemme celeste solo Io, Dio, entro e conosco i segreti dell'Arca santissima che è Maria, mia Madre. Sfòrzati - conclude Gesù - d'imitare Maria. E, poiché è troppo ardua cosa, di' a Maria che ti aiuti. Ciò che all'uomo è impossibile, è possibile a Dio, possibilissimo poi se chiesto in Maria, con Maria, per Maria».