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19 LUGLIO 2016

MESSAGGIO DELLA MADONNA PER I SACERDOTI

Figli prediletti, quanto più la vostra vita si svolge tutta ai piedi del Tabernacolo, in intima unione con Gesù nella Eucarestia, tanto più crescete nella santità.

 

 

 

 

Gesù Eucaristico diventa il modello e la forma della vostra santità. Egli vi porta alla purezza del cuore, alla umiltà scelta e desiderata, alla fiducia vissuta, all'abbandono amoroso e filiale.

Gesù Eucaristico diviene la forma nuova della vostra sacerdotale santità che raggiungete per mezzo di una immolazione quotidiana e nascosta, di una continua presenza di amore verso i fratelli, di una capacità di accogliere in voi le sofferenze e le croci di tutti, di una possibilità di trasformare il male in bene e di operare profondamente perché le anime, che vi sono state affidate, siano da voi condotte alla salvezza.

 

 

 

 

Per questo vi dico: sono giunti i tempi in cui vi voglio tutti davanti al Tabernacolo, soprattutto voglio voi Sacerdoti, che siete i figli prediletti di una Madre, che è sempre in atto di perenne adorazione e di incessante riparazione.

 

 

 

Attraverso di voi, voglio che il culto eucaristico torni a rifiorire in tutta la Chiesa in maniera sempre piu forte.

Deve ora cessare questa profonda crisi di pietà verso la Eucarestia, che ha contaminato tutta la Chiesa e che è stata alla radice di tanta infedeltà e della diffusione di una così vasta apostasia.

Con tutti i miei prediletti e i figli a Me consacrati, vi depongo davanti ad ogni Tabernacolo della terra, per donarvi in omaggio a Gesù; come i gioielli più preziosi e i fiori più belli e profumati.

Ormai la Mamma Celeste vuole portare a Gesù, presente nella Eucarestia, un numero sempre più grande dei suoi figli, perché questi sono i tempi in cui Gesù Eucaristico deve essere da tutti adorato, amato, ringraziato e glorificato.

Figli miei amatissimi, Gesù è in ogni Tabernacolo, si trova in continuo stato di Vittima per voi, attende ognuno di voi, vuole donare Grazie a tutti. Andatelo a trovare.

 

 

Gesù è nell'Eucaristia.

Figli miei prediletti, continuate con fiducia a camminare sulla strada su cui vi conduce la Mamma Celeste.

Assecondate la mia azione che tende a trasformarvi interiormente, secondo il Cuore Eucaristico di Gesù.

 

 

 

Il trionfo del mio Cuore Immacolato non può avvenire se non nel trionfo di mio Figlio Gesù, che tornerà a regnare nei cuori, nelle anime, nella vita dei singoli e delle nazioni: in tutta l'umanità.

 

 

20 LUGLIO 2016

DOPO LA COMUNIONE

 

Dopo la Comunione, raccolto interiormente e con gli occhi chiusi, introdurrai Gesù Cristo nel cuore di Maria. Lo darai alla Madre sua che lo riceverà amorosamente, lo adorerà, lo abbraccerà strettamente e gli renderà, in spirito e verità, molti servizi che sono sconosciuti nelle nostre tenebre fitte.

 

 

 

Domanderai tu stesso a Gesù in unione a Maria, la venuta del suo regno sulla terra per mezzo della Santa Madre, o la sapienza, l’amor di Dio, o il perdono dei peccati, ma i tuoi occhi non vedano in me che le virtù i meriti di Maria; dicendo <<Signore, non guardare i miei peccati, ma i tuoi occhi non vedano in me che le virtù e i meriti di Maria>>. E ricordandoti dei tuoi peccati, soggiungerai: <<Un nemico ha fatto questo>>.

 

 

 

Sono io il mio peggior nemico che ha fatto questi peccati. Oppure dirai: <<Liberami dall’uomo iniquo e fallace>>, o ancora: <<Tu devi crescere e io invece diminuire>>. Mio caro Gesù, bisogna che tu cresca nell’anima mia e che io diminuisca. Maria, bisogna che cresciate in me e che io sia meno di quello che fui. <<Siate fecondi e moltiplicatevi>>.

 

 

 

O Gesù e Maria, crescete in me e moltiplicatevi negli altri.

 

 

                                       Dal Trattato della vera devozione a Maria di s. Luigi M. Grignion da Monfort

 

21 LUGLIO 2016

 

Gesù mio, quanto ti amo: è un amore immenso che sta racchiuso nel mio cuore per te, o Amore sacramentato. Il cuor mio si strugge per tenerezza verso di te. Misura quanto vuoi, o Signore, questo mio amore: misura! Quando avrai tanto, ma tanto misurato, quando ti parrà d’aver finito, là dovrai ricominciare! E questo tante volte, sempre, perché con amore infinito (perdonami) io ti amo! O Santo Amore!

 

 

 

 

 

Quanto grande è l’amore di un Dio fatto pane per le anime, un Dio fatto prigioniero per me! Perché all’A che brucia per noi nel divin Sacramento non corrisponde tutto l’amore dei nostri cuori? Non sentite voi il flusso d’amore che dal Sacro tabernacolo arriva fino a noi? Non lo sentite?

 

 

 

 

 

Quale premura dovrebbe esser la nostra di trovarci là ove l’amore tiene imprigionato per noi il nostro Diletto! Oh amiamolo, amiamolo fino alla follia: a forza di accostarci al fuoco, arriveremo ad essere attaccati! Cerchiamo con l’amata presenza, quello sguardo divino anche per un solo istante.

 

 

 

 

                                                          Dagli scritti della Beata Madre Candida dell’Eucaristia

 

 

22 LUGLIO 2016

 

Santa Maria Maddalena era la prediletta di Gesù. Lo serviva con le proprie sostanze e lo accompagnava dappertutto. Con le sue offerte onorava splendidamente l'umanità di Nostro Signore. Si deliziava pregando ai suoi piedi, nel silenzio della contemplazione. Per tutti questi titoli è la patrona ed il modello della vita di adorazione e del servizio di Gesù nel Sacramento d'amore.

 

Dopo l'Ascensione i Libri santi più non parlano di Maddalena. Una tradizione costante e venerabile narra che i Giudei misero Maria, Marta e Lazzaro in una nave senza governo e la lanciarono in alto mare perché ivi perissero. Ma l'Amico d'un tempo li ama ancora e si fa loro pilota, li guida sino a Marsiglia ove li dà alla Francia.

 

 

Lazzaro muore martire perché bisogna che il suo sangue irrighi la terra della bella Provenza e vi faccia fiorire la fede. Marta sale a Tarascon e, formata una comunità di vergini, esercita la carità spirituale e corporale nei paesi circonvicini.

 

Maddalena si ritira su di una montagna, come per meglio avvicinarsi a Dio. Trova una grotta che dovevano aver preparato gli Angeli. Ma tosto si moltiplicano i visitatori ed ella, cui manca il tempo per trattenersi col suo buon Maestro, sale più in alto su d'un monte a picco e là conversa con Dio solo. Ivi termina la sua vita, pregando, continuando in se stessa i misteri della vita di Gesù Cristo che viene a visitarla.

 

I sacerdoti le recano la santa Comunione, e quando è presso a morire la comunica S. Massimino, uno dei settantadue discepoli. Maddalena aveva tenuto compagnia a Gesù moribondo, e il buon Redentore le rese lo stesso conforto e onore. Maddalena è dunque morta nella Francia e ce ne gloriamo, come pure del possesso delle sue reliquie.

 

                                                                                                                          San Pier Giuliano Eymard

23 LUGLIO 2016

LA PREGHIERA EUCARISTICA: SCUOLA DI PREGHIERA CRISTIANA

 

Chissà se ogni volta che << dobbiamo dir Messa>> noi preti ci rendiamo conto che celebrare l’Eucaristia significa in ogni caso pregare e far pregare? Chissà se ogni volta che diciamo Messa ci ricordiamo che pregare non significa soltanto <<recitar preghiere>>, ma immedesimarci nelle parole che leggiamo sul messale, come se le inventassimo noi in quel momento per dire la nostra fede, la nostra lode, la nostra supplica a Dio? La vera preghiera non sta sulle pagine del messale e neanche sulle nostre labbra. La preghiera proviene esclusivamente dalla mente e dal cuore, anche quando passa attraverso formule prefabbricate e si esprime in parole.

 

 

Magari ci preoccupiamo di tanti altri modi e forme di preghiera o pratiche di pietà      (vecchie o nuove che siano), ma non sappiamo valorizzare abbastanza- per noi stessi e le nostre comunità-  quella autentica scuola di preghiera cristiana ed ecclesiale che è la celebrazione eucaristica nel suo insieme, e in particolare le diverse preghiere eucaristiche.

 

 

Dove possiamo riscoprire il senso della preghiera cristiana come atto di fede viva che si fa lode e ringraziamento a Dio per la sua grandezza  e la sua bonta; dove ritroviamo il significato fondamentale del <<pregare>> come un consapevole e personale inserimento della nostra vita nel grande progetto di Dio, in quella << storia della salvezza>> di cui Cristo è il centro; dove impariamo a chiedere a Dio il dono dello Spirito prima di ogni altra cosa, affinchè il suo regno <<venga>>, a cominciare dalla nostra santificazione personale; dove la prospettiva egoistica- che rischia così spesso di inquinare la nostra preghiera- viene purificata dal continuo richiamo alla comunione con tutta la Chiesa e al fare di noi  stessi, nella carità vissuta, un sacrificio perenne gradito a Dio.

 

                          

 

 

                                  Domenico Mosso in La Messa e il messale, Elledici 1985, pp. 97-98

24 LUGLIO 2016

Ricordiamo le parole di Gesù: << Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me, vivrà per me>>. E’ Gesù stesso a rassicurarci che una tale unione, da Lui asserita in analogia a quella della  vita trinitaria, si realizza veramente.

 

 

L’Eucaristia appare dunque come culmine di tutti i sacramenti nel portare a perfezione la comunione con Dio Padre mediante l’identificazione col Figlio Unigenito per opera dello Spirito Santo. Con accuratezza di fede esprimeva questa verità un insigne scrittore della tradizione bizantina: nell’Eucaristia,  << a preferenza di ogni altro sacramento, il mistero è così perfetto da condurre all’apice tutti i beni: qui è l’ultimo termine di ogni umano desiderio, perché qui conseguiamo Dio e Dio si congiunge a noi con l’unione più perfetta>>.

 

 

Proprio per questo è opportuno coltivare nell’animo il costante desiderio del Sacramento eucaristico. E’ nata da qui la pratica della <<comunione spirituale>>, felicemente invalsa da secoli nella Chiesa e raccomandata da Santi maestri di vita spirituale. Santa Teresa di Gesù scriveva: << Quando non vi comunicate e non partecipate alla messa, potete comunicarvi spiritualmente, la qual cosa è assai vantaggiosa…>> Così in voi si imprime molto dell’amore di nostro Signore>>.

 

 

Nell’eucaristia abbiamo Gesù, abbiamo il suo sacrificio redentore, abbiamo la sua resurrezione, abbiamo il dono dello Spirito Santo, abbiamo l’adorazione, l’obbedienza e l’amore del Padre.

 

 

 

 

                                                        Dall’Enciclica Ecclesia de Eucharistia ( s. Giovanni Paolo II)

Piccola Nazareth 

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