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25 MAGGIO 2016

IL MISTERO DELA LUCE

Collegato ai  Misteri della luce del santo rosario, Giovanni Paolo II considerava l’Eucaristia come il modo grazie al quale Cristo illumina la sua Chiesa. La potenza della “ Parola “introduce l’uomo nella luce di Dio, apre gli occhi ai discepoli di Emmaus, li strappa alla tristezza, alla disperazione; illumina l’oscurità delle loro anime e fa ardere i loro cuori.

 

Poiché la Parola ha il potere di essere luce sul cammino della nostra vita e di far ardere il nostro cuore, l’annuncio e l’ascolto della Parola di dio deve precedere la celebrazione dell’Eucaristia. San Girolamo arrivò ad affermare che <<mangiamo il suo corpo e beviamo il suo sangue non solo nell’Eucaristia, ma anche nella Sacra Scrittura>>. Per Hans Urs von Balthasar il cristiano che vive la Parola nel sacramento deve anche necessariamente ascoltarla : <<La presenza della Parola dentro di noi richiede l’ascolto della Parola sopra di noi>>.

Come durante la celebrazione della messa la Liturgia della Parola precede la Liturgia eucaristica, così il Signore con la sua Parola ci prepara all’incontro più intimo con lui.

 

Un motivo per cui la nostra partecipazione all’Eucaristia può diventare banale è la nostra superficialità nell’ascolto della parola di Gesù nella Sacra Scrittura. Quest’ultima, infatti, ha potere sul nostro cuore solo quando l’accettiamo con atteggiamento di apertura, di obbedienza e di fiducia. Occorre imparare a vivere secondo la Parola di Dio, lasciando che essa penetri e scruti i pensieri e i desideri più segreti del nostro cuore (Eb 4,12).

 

La Parola di Dio non va usata per affermare le nostre opinioni o per giustificare i nostri atteggiamenti e abitudini. Solo così il nostro cuore sarà nella luce, arderà di fervido amore e sarà capace di realizzare un incontro intimo con Gesù.

 

                           Vojtech Kodet provinciale carmelitano della Repubblica ceca

26 MAGGIO 2016

Nell'Eucaristia il Signore ha raggiunto la vetta del suo amore per il Padre e per noi: Egli ha voluto darsi a noi senza riserve; per conseguenza ha avuto di mira anzitutto il dono della sua persona.

 

Ciò che vi è di meraviglioso nell'Incarnazione è che il Figlio di Dio si inserisce nella società degli uomini, discende al loro livello per stringere con loro le relazioni più famigliari. Venendo dal Padre, Egli introduce la sua persona di Figlio nella comunità delle persone umane, desiderando condividere con esse la sua dignità figliale; infatti si abbassa al loro livello per farle salire al suo.

Guardiamo a Gesù Ostia con fede e amore, ringraziamolo della sua presenza fra noi.

 

Viviamo il mistero eucaristico con la Mamma di Gesù

Dio, creandoci a sua immagine e somiglianza (Gen 1, 21), ci ha fatto il dono di essere suoi imitatori e cioè di poter vivere il Figlio suo.

 

 

Maria, la Creatura più perfetta, la più simile a Dio, ha fatto di Cristo la ragione unica della sua esistenza: tutta la sua grandezza divina sta infatti nell'essere Madre di Cristo e di farlo vivere in ogni anima.

Questa sua missione materna la rende perciò inseparabile dal Figlio suo: dov'è Cristo, li c'è Maria sua Madre (Lc 2.16: Gv 17, 23) , così sulla terra, così nel Cielo, così in ogni anima in grazia, così nell'Eucaristia.

 

 

Come l'amore per il Verbo è dato solo dal Padre (Gv 6, 65), così l'amore a Gesù è dato solo da Maria: Lei ci dona Gesù, Lei ce lo fa amare nel Vangelo e nei suoi misteri, Lei ce lo fa amare nell'Eucaristia dove è presente con il Figlio suo. Chiediamole questo amore.

 

                                                        

                                                           "Cenacoli di Vita Mariana" di Don Venanzio Bonicco 

27 MAGGIO 2016

LE ATTESE DI GESU'

"Gesù, stanco del suo viaggio, sedeva presso il pozzo". Colui che è la potenza di Dio, Colui che dà sollievo agli stanchi, è obbligato a fermarsi perché si sente stanco.

Alla stanchezza si aggiunge la sete. Gesù aveva sete, una sete non tanto dell'acqua che si trovava nel pozzo, quanto delle anime che era venuto a salvare, dissetandole con il suo sangue.

 

Pensa ai tebernacoli sparsi nel mondo, dove Gesù attende sempre, sempre pronto a dissetare con l'acqua che "zampilla per la vita eterna".

Misteriosamente chiama, ma non si ascolta; cerca ma si sfugge; parla ma si è presi, attratti da altre voci.

Le sue divine emissioni di amore si perdono nel vuoto.

 

Questa attesa di Gesù non corrisposta, è causa della "stanchezza", della "tristezza" di Gesù Eucaristia.

Forse anche tu, più di una volta, hai deluso le sue divine aspettative...

Ti cercava.... ti attendeva..., ti parlava... ; ma tu rivolgevi altrove i tuoi passi..., trascuravi i suoi dolci richiami..., soffocavi le sue voci...

Povero Gesù! Quanta pazienza anche con te! Quanta stanchezza anche per te!

O Gesù, donami la grazia di comprendere e compensare le tue attese. Fa che accolga ogni tuo desiderio e lo custodisca nel mio cuore. Trattienimi davanti a Te, ascoltandoti e lasciandomi riempire del tuo amore.

 

Donami anche, o Gesù, la possibilità di saper compensare la trascuranza di tante anime, con le frequenti visite a te, facendomi assidua compagna della tua solitudine.

Prendi, o Gesù, il mio spirito, la mia memoria, la mia immaginazione, la mia volontà, la mia libertà..., prendi il mio cuore e possiedilo tutto..., metti nel mio animo una forte attrattiva per Te, un'ardente sete di Te..., perché ti cerchi continuamente e viva con Te, cooperi con Te nell'opera della salvezza...

 

               SQUARCI DI CATECHISMO EUCARISTICO

                  P. Emilio Santini - Volume II - Associazione Eucaristica Riparatrice Loreto

 

 

 28 MAGGIO 2016

 

LE DUE COLONNE CHE SALVANO LA CHIESA: L'EUCARESTIA E L'IMMACOLATA

 

E' noto il sogno di Don Bosco: nel mare tempestoso, un grande Nave e la sua flotta (la Chiesa) sono attaccate da navi nemiche che tentano di affondarle. Tra le onde si alzano due colonne: su una è l'Immacolata, sull'altra un'Ostia.

La flotta nemica riesce ad uccidere l'ammiraglio della grande nave (il Papa); è un momento di grande sgomento; ma il suo successore, superando tutti gli ostacoli, porta la Nave tra le due colonne e la fissa ad esse; così fanno i piloti delle navi fedeli al Papa. I nemici, scompigliati, si danno alla fuga. Torna la calma.

Spiega Don Bosco: «Si preparano tempi tristissimi per la Chiesa. Quello che fu sino ad oggi è quasi un nulla a confronto di quello che deve accadere. I nemici della Chiesa sono raffigurati nelle navi che tentano di affondare, senza riuscirvi, la Nave principale. Due mezzi ci sono per salvarci da tanta rovina: la devozione a Maria SS.ma e la devozione all'Eucaristia».

 

Le due grandi devozioni, eucaristica e mariana, sono state prese di mira dal diavolo, in questi ultimi decenni:

«La Madonna è stata emarginata. Si è sentito parlare sempre di meno di Lei. La si è considerata, da alcuni, come qualcosa di sovrappiù nei nostri rapporti con Dio e con i fratelli. Da qualche parte si è tentato di scoraggiare il ricorso spontaneo delle anime semplici alla Mamma del cielo. Di svuotare di contenuto i legami di devozione e di pietà verso la Madre di Dio» (Farano).

 

Lo stesso vento gelido del nord ha soffiato sulla devozione eucaristica. Teorie insidiose, miranti a distruggere la verità della reale presenza del Cuore di Gesù nel tabernacolo, hanno affievolito il sacro fuoco dell'amore all'Eucaristia, riducendo sovente la pratica eucaristica ad un atto esteriore, non sentito, privo d'impegno per la vita morale.

 

Il Santo Padre, Paolo VI, ha fortemente denunciato questi travisamenti. Egli ci ha, senza sosta, invitati a stare «sotto il segno, sotto il manto di Maria, per essere sotto l'effusione della salvezza di Cristo».

E nella Lettera Enciclica «MYSTERIUM FIDEI»,  ci ammonisce di guardarci dalla confusione di idee sorte intorno all'Eucaristia e ci esorta a restare saldi nella fede e nell'amore eucaristici.

 

 

L'Immacolata la cui missione è distruggere, sradicare, annientare l'opera del maligno; piantare, innaffiare, coltivare l'opera di Cristo (cfr. D Segreto di Maria, n. 68), sarà Lei a darci per Gesù Eucaristico quella fede e quell'amore che lo farà trionfare definitivamente nella Chiesa e sulla terra. Viviamo la Consacrazione al suo Cuore Immacolato, come vuole Giovanni Paolo II. "Per mezzo di Maria Gesù Cristo è stato dato al mondo e per mezzo di Lei deve regnare nel mondo" (Trattato V. D. n.1).

 

 

29 MAGGIO 2016

PER INSERIRMI IN TE

 

Rifletti su questo "folle" desiderio di Gesù di essere presente in te, di trasformare il tuo cuore in un tabernacolo vivente; cerca di sentire questa sua presenza in te, e di convincerti che Egli attende da te non tanto rispetto, amore e venerazione, quanto la tua disponibilità di agire in te per inserirti in Sè.

Anche tu devi ripetere con Maria: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc. 1,38).

Per questa sua disponibilità il Verbo di Dio assunse nel suo seno verginale la natura umana e divenne Figlio dell'uomo.

Per la tua disponibilità Gesù, presente in te, ti comunica, mediante la natura umana, la sua natura divina, ti inserisce nella sua vita e ti rende figlia di Dio.

Come avverrà questo?

 

Gesù disse: "Ecco io vengo, o Padre, per fare la tua volontà " (Ebr. 10,9). E visse questa volontà: "Faccio sempre quello che pia-ce al Padre mio" (Gv. 8,29), tanto da divenire suo cibo: 'Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato" (Gv. 4,34), e lo mangiò fino alla morte e morì per averlo mangiato: "Tutto è compiuto!" (Gv. 19,30).

Venne dal Padre, visse nell'obbedienza fino alla morte di croce e ritornò al Padre trascinandosi dietro l'umanità nella via dell'obbedienza: "Come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti " (Rom. 5,19).

Per cui, se vuoi che Gesù venga in te, viva in te e ti inserisca nella sua vita, devi anche tu metterti su questa via dell'obbedienza: "se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti " (Mt. 5,17).

 

La vita di Dio è racchiusa nella tua volontà. Per cui, se vuoi essere inserita in Cristo, devi entrare nella sua volontà.

Sappi allora intravedere, comprendere, accogliere come cibo questa volontà divina nelle varie circostanze della vita.

Però a volte può capitarti che questo cibo ti si presenti poco appetitoso, anzi disgustoso; allora devi andare a Messa, perché è proprio lì che ti viene offerta la possibilità di conformare, di fondere la tua volontà con quella di Cristo.

Egli per volontà del Padre rinnova il suo sacrificio, rinunzia completamente a Se stesso fino a divenire un pane spezzato, donato, mangiato.

 

Non puoi andare a Messa e rimanere te stessa. Devi permettere all'amore di Cristo di sacrificare sull'altare del tuo cuore la tua volontà e le sue manifestazioni d'orgoglio, superbia, egoismo, vanità, risentimento, attaccamento alle tue idee... Devi partecipare alla Messa con sottomissione alla volontà divina, qualunque essa sia; anche quando ti fa soffrire, anche quando è contraria alle tue aspettative, al tuo spirito autosufficiente. Unisciti al sacrificio di Cristo con questo tuo sacrificio come pegno di fede nella sua parola, di fiducia nella sua potenza, di amore al suo amore.

Questa progressiva sottomissione della tua volontà alla volontà divina, è progressiva consapevolezza di Gesù in te, è progressiva conquista di Gesù in te, è progressiva trasformazione di te in Gesù.

 

                     SQUARCI DI CATECHISMO EUCARISTICO

                     P. Emilio Santini - Volume II - Associazione Eucaristica Riparatrice Loreto

 

 

 

30 MAGGIO 2016

 

AL CUORE EUCARISTICO DI GESU' PER OTTENERE SACERDOTI PER IL REGNO DEL DIVIN VOLERE

 

Mio dolcissimo Gesù, entro nella Tua SS. Umanità, attraverso questi veli Eucaristici, per penetrare nel tuo SS. Volere.  Qui vengo a pregarti, a glorificarti, a lodarti per tutti, ma in modo particolare per i fratelli Sacerdoti, parte primaria della tua Chiesa.

Inabissato nel chiostro della mia beata nullità, ma sorretto e nutrito dalla Potenza del Santo Volere Trinitario, faccio mio il Fiat con cui stai istituendo il Santo Sacrificio Eucaristico, frutto della tua perfetta immolazione sulla terra e di quella moltiplicata all'infinito nell'Eucaristia.

Vita mia Gesù, ricchezza divina della mia anima, contemplo in quest'Ostia Santa il Regno del Divin Volere sulla terra, perché vedo come da un purissimo cristallo ogni singola anima rifatta da Te nel tuo Volere, che rende gloria perenne al Padre, uguale come Adamo allo stato d'origine.  Ma, o Gesù, Ti contemplo in modo speciale a capo di tutti i tuoi e miei figli Sacerdoti, l'esercito in cui hai depositato la Potenza del tuo Fiat e l'infinità dei Tesori Divini, perché trasmettessero ed infondessero la Luce del tuo Volere, affinché si sviluppasse fino a raggiungere la stabilità e l'estensione del tuo Regno sulla terra.

O Gesù, Ti prego insistentemente per i tuoi Ministri, perché possano essi aprirsi alla Verità del Divin Volere ed assorbire i tesori della tua Vita d'immolazione, di Vittima perenne, di annullamento vitale della umana volontà, di Sacrificio integro, e solo e sempre per la Gloria del Padre.

Mio Gesù, la mancanza di vita sacerdotale nei sacerdoti costituisce nella tua Passione e nella tua Chiesa una parte doppiamente dolorosa, che non viene né riparata né supplita.

Sì, o mio amato Gesù, ascolto di continuo e con insistenza il tuo invito a riparare per i sacerdoti, a rifare i sacerdoti, a fare ciò che essi non fanno, mediante anime misticamente sacerdotali.

Eccomi pronto, o Gesù, racchiuso nel tuo Fiat Eucaristico;  a nome di tutti i fratelli Sacerdoti, faccio mia, nel tuo Volere, la tua Vita Sacerdotale, la tua perfettissima immolazione di volontà al Padre, e ripeto con Te ed in Te le parole vitali della Consacrazione:  Ecco il mio Corpo, Ecco il mio Sangue, Ecco la mia volontà, perché la sacrifichi e la trasformi nella tua, entro la Quale raccolgo le volontà di tutti i fratelli sacerdoti, per offrirle al Padre come un fascio di Gloria.  

Questa offerta intendo continuamente ripeterla ed estenderla da un confine all'altro della terra, ove ininterrottamente viene celebrato il Sacrificio Eucaristico, inclusi anche quelli possibili da celebrarsi ma eliminati per mancanza di fedeltà di coloro che Ti hanno posposto al piacere terreno.  In queste concelebrazioni Eucaristiche metto nel tuo Santissimo Volere tutto il clero, con a capo il Santo Padre il Papa, fino al più piccolo seminarista, e tutte le anime che con l'offerta della propria volontà vivono il Sacerdozio Mistico secondo il Volere del Padre.

O Gesù, immerso, sperduto nel tuo Santo Volere, voglio vivere in Te la Vita Eucaristica, nell'immolazione perfetta, nel silenzio, nel nascondimento, nell'abbandono, nell'adorazione e ringraziamento perenne, solo pregando e riparando per i sacerdoti tutti, perché prestissimo si ravvedano e ritornino a prendere il proprio posto con Te sulla Croce.

Mamma Santissima, Regina del Fiat  Eucaristico Sacerdotale, e quindi Regina dei sacerdoti, fa' che questi figli tuoi rientrino nell'autentica vita sacerdotale, e che non offuschino i tesori di grazie divine depositati nel loro Ministero.

Mamma bella li voglio tutti riuniti sotto la tua guida, sorretti dalla tua materna protezione, perché possano attingere da Te, Sacerdote per eccellenza, perché unita perfettamente al Sacerdozio di Gesù, il vero spirito sacerdotale: la Vita del Divin Volere, in tutta la sua perfetta immolazione.

Maria Santissima, Madre e Regina dei sacerdoti, affretta il Regno del Divin Volere nei sacerdoti e nella Chiesa di Gesù.

Luisa, sposa diletta dell'Altissimo, rapisci il cuore di tutti i chiamati al ministero sacerdotale.  Infondi in loro il Dono del Divin Volere, affinché possano guidare il gregge affidato con la manna purissima della Divina Volontà, in preparazione al suo Regno sulla terra così com'è in Cielo. Così sia.

O mio Gesù, mi unisco alle tue suppliche, ai tuoi patimenti, al tuo amore penante.Dammi il tuo Cuore, affinché io senta la stessa tua sete per le anime consacrate a Te e, con i miei palpiti, Ti restituisca l'amore e gli affetti di tutti.  Permettimi di andare da tutte e di deporre il tuo Cuore in loro. Al suo contatto si riscaldino le fredde, si scuotano le tiepide, si sentano richiamare le fuorviate, ed in loro ritornino le tante grazie respinte. 

Ed io, per consolarti, o mio Gesù, faccio scorrere il mio palpito nel tuo Volere per dirti in tutti i palpiti: "Ti amo, Ti amo!", e muovendomi nel tuo Volere, Ti do gli abbracci di tutti, affinché stretto a Te, abbracciato dalle tue braccia, nessuno più Ti offenda e tutti Ti amino, Ti adorino, Ti benedicano e facciano tutti la tua Santa Volontà. Il fuoco del tuo Amore che, unito a Te, io depongo nel cuore di tutte le anime a Te consacrate, bruciando ogni debolezza di umana volontà faccia salire da ogni loro labbro la preghiera: 

 "Mio dolce Gesù, chiudimi nella tua Volontà, affinché non veda, non senta, non tocchi che il tuo Santo Volere, e con la sua potenza formi tanti Gesù nei miei atti per riempire Cielo e terra della Vita Divina. 
Mio Gesù, mi chiudo nel tuo Volere affinché respiri col tuo respiro per respirare col respiro di tutti e cambiarli in tanti baci affettuosi per Te. 

 

Mamma Regina, sii Tu la mia guida, la mia maestra e non permettere che faccia anche un sol respiro senza della Divina Volontà".  (Cfr. le  Preghiere di Luisa)

 

31 MAGGIO 2016

MESSAGGI DELLA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

“Poi ho sentito una voce che diceva […]: ‘Vai da Papa Paolo e digli in nome della Signora di Tutte le Nazioni: questo è l’ultimo avvertimento prima della fine del Concilio. La Chiesa di Roma corre il pericolo di uno scisma. Metti in guardia i tuoi sacerdoti. Fagli porre fine a quelle false teorie sull’Eucarestia, i sacramenti, la dottrina, il sacerdozio, il matrimonio e la pianificazione familiare. Sono stati sviati dallo spirito menzognero – da Satana – e confusi dalle idee del modernismo. Gli insegnamenti e le leggi divine sono valide per tutti i tempi e applicabili ad ogni periodo.

Mantieni il primato nelle tue mani. Afferra il significato di queste mie parole; la Chiesa di Roma deve rimanere la Chiesa di Roma. (31 maggio 1965).

“Sa Roma qual è il nemico che l’attende in agguato, come un serpente che nascostamente avanza nel mondo? Non mi riferisco solo al comunismo: ci sono ancora altri «profeti» che dovranno venire, falsi profeti!” (28 marzo 1951).

 

Piccola Nazareth 

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