

7 DICEMBRE 2015
CRISTO E' TUTTO PER NOI
Cristo è tutto per noi.
Se vuoi curare una ferita,
egli è medico.
Se sei riarso dalla febbre,
egli è fontana.
Se sei oppresso dalla colpa,
egli è giustizia.
Se hai bisogno di aiuto,
egli è forza.
Se temi la morte,
egli è vita.
Se desideri il cielo,
egli è via.
Se fuggi le tenebre,
egli è luce.
Se cerchi il cibo,
egli è nutrimento.
Gustate, dunque,
e vedete quanto è buono il Signore;
felice l’uomo che spera in Lui (cf Sal 34,9).
s. Ambrogio in La Verginità, 16,99
“Parlando della ss. Eucaristia diceva spesso ai giovani:
cari giovani, vogliamo essere allegri e contenti?
Amiamo con tutto il cuore Gesù in Sacramento".
s. Giovanni Bosco

8 DICEMBRE 2015
MADRE DEL MIO REDENTORE
Madre Immacolata del mio Signore,
tu hai dato un corpo al tuo Creatore:
Gesù, uomo e Dio.
Madre di Dio, Maria,
intercedi per noi tuoi figli.
Regina del cielo rallegrati:
tuo Figlio Gesù
che hai portato in grembo,
è risorto da morte
ed è vivo per tutti noi. Sempre.
Vergine Maria,
tutta pura e tutta santa,
tu sai cosa chiedere
a tuo Figlio Gesù
per la gioia e la pace
del cuore e dei pensieri
di ciascuno di noi.
Tu conosci la grandezza
del dono che ci hai lasciato
nel Pane di vita, suo Corpo.
Chiedi con insistenza
A tuo Figlio Gesù
che attiri a sé e al suo Cuore
i pensieri e i sentimenti
di tutti noi suoi <<redenti>>.
O madre immacolata di Gesù,
ottieni da lui il dono della conversione
del nostro cuore
per accostarci a ricevere sempre
il suo Corpo e il suo Sangue
in santità di vita.
Fa’ che riempiti dallo Spirito di tuo Figlio
Rendiamo gloria al Padre nostro Creatore.
Guerrino Pera

9 DICEMBRE 2015
GESU' NACQUE PER NOI DA MARIA
Betlemme,<<casa del pane>>, è la santa Chiesa, in cui si dispensa il corpo di Cristo, il vero pane.
La mangiatoia di Betlemme è l’altare in chiesa. Qui si nutrono le creature di Cristo. Di questa mensa è scritto:<<Hai preparato una mensa dinanzi a me>> (Sal 22,5).
In questa mangiatoia c’è Gesù avvolto in fasce. Le fasce sono il velo del sacramento.
Qui, sotto la specie del pane e del vino, c’è il vero corpo e sangue di Cristo. In questo sacramento noi crediamo che c’è Cristo vero, ma avvolto in fasce, ossia invisibile.
Non abbiamo nessun segno così grande e evidente della natività di Cristo come il corpo che mangiamo e il sangue che beviamo ogni giorno accostandoci all’altare: ogni giorno vediamo immolarsi colui che una sola volta nacque per noi dalla Vergine Maria.
Alfredo di Rievaulx in Sermone II per il Natale
“ Gesù si è fatto pane di vita per saziare la fame che ho di lui
ed è diventato l’affamato,
in modo che io possa soddisfare il suo amore per me".
b. Teresa di Calcutta

10 DICEMBRE 2015
IL VERBO SI FECE CARNE E ABITO' TRA NOI
Il Signore dell’universo ha diffuso il suo Spirito su tutto il creato, e ne ha fatto balzare come capolavoro l’uomo, configurato ad immagine del suo volto divino…Ma il Signore, il Principio, il Verbo è stato così preso dall’amore per l’uomo, che ha voluto abitare in sua compagnia sulla terra, come fratello tra i fratelli:<< Il Verbo si fece carne e abitò in mezzo a noi>>.
E poiché questa nostra natura umana era ferita ed umiliata, ecco che Egli la redime a prezzo del suo Sangue: la penetra con i meriti del suo sacrificio, ai quali perciò stesso la associa, pur rispettando la libertà di ciascun uomo di accettare o di rifiutarne il beneficio e l’onore.
Ma il colmo del <<Dio con noi>> è il Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo: il grande mistero eucaristico diventa il nutrimento più prezioso della vita umana.
Il grande dottore della Chiesa, Tommaso d’Aquino, così canta: <<Sì, il pane degli angeli è divenuto cibo dei viandanti: esso è il pane dei figli…>>.
Ciò che più conta, in una buona comunità cristiana, quasi un termometro del vero fervore spirituale, è l’amore a Gesù nel suo Sacramento, la familiarità con il Tabernacolo, la graziosa compagnia a quella solitudine misteriosa e benedicente.
Giovanni XXIII in Discorsi Messaggi e Colloqui del S. Padre Giovanni XXIII,
Tip. Vaticana 1963, Vol. I, pp. 349-350
“ Propagate la devozione al sacro Cuore di Gesù.
Abbiate sempre dinanzi alla vostra mente
il pensiero dell’amore di Dio nella santa Eucaristia”.
s. Giovanni Bosco

11 DICEMBRE 2015
NELL'EUCARISTIA C'E' LO STESSO GESU' DEL PRESEPIO
San Francesco d’Assisi, tre anni prima della sua morte, ormai consumato nel fragile corpo, ma sempre più splendente d’amore nell’anima, aveva avuto una delle sue idee geniali, degne del Santo e del poeta.
Avvicinatosi il Natale del 1223, aveva voluto preparare un bel Presepio, in un bosco vicino a Greggio. Giunta la notte santa, chiamava là frati e contadini e, davanti ai loro sguardi commossi, ripeteva appassionatamente il nome del nato Bambino, trascinando tutti nell’onda incontenibile del suo fervore.
Da allora, la moda del presepio entrò e si diffuse in tutto il mondo. Si fanno presepi in umili case e in case patrizie, in grandi chiese e in piccole cappelle, negli ospizi e negli orfanotrofi. Davanti a questi presepi, i bimbi sgranano gli occhi e battono di meraviglia le mani. Gli adulti si fermano meditabondi a ricordare…
Così, al ritorno del Natale e del Presepio, io vi rivolgo una domanda: dite: che cosa capiterebbe se, almeno una volta all’anno, si rinnovasse a Betlemme la nascita del Bambino Gesù?
Io penso che tutto il mondo dei credenti correrebbe là. Ma se il Bambino Gesù, per accontentare i suoi poverelli, che non hanno denaro per il lungo viaggio, nel giorno di Natale rinascesse in tutte le chiede del mondo, non è vero che a casa non rimarrebbe anima viva?
Orbene, state attenti a quello che vi dico: non soltanto in un unico luogo della terra, non soltanto una volta all’anno, ma ogni giorno, ogni ora, il vero Bambino Gesù, in carne ed ossa, rinasce e dimora, dovunque vi sia un altare sul quale il Sacerdote celebri la Santa Messa. Ma chi ci pensa?

12 DICEMBRE 2015
DOLCE PRESENZA
O dolce Signore, mio amato
Sono alla Tua dolce presenza, nel cuore di una silenziosa notte.
Ti offro il mio cuore
E tutta la mia vita,
rendila conforme, sempre,
alla Tua volontà.
Ti affido chi vive lontano da Te,
donagli la grazia della Tua presenza
e fa’ che Ti scoprano presente
nell’amore e nella fede del prossimo.
Ti chiedo di esserti fedele, sempre,
di essere puro e senza peccato,
e sempre desideroso della Tua presenza.
Ti ringrazio per i Tuoi doni:
siano per me un mezzo
per irradiare la Tua soave luce,
ovunque io vada.
Amen.
Ermanno D’Onofrio in Amare Dio amore. Preghiere, Elledici
“Gesù fa scendere il suo dono immenso,
infinito sopra un dono generoso dell’uomo,
perché nell’Eucaristia sia presente anche la dignità dell’uomo”.
P. Andrea Gasparino